NID Design Awards 2025: da premio a media product

Quando si progetta un premio, non si sta solo creando un oggetto celebrativo, ma un simbolo, un manifesto di intenti, un frammento di identità. È questo lo spirito con cui sono nati “Career” e “Proiecto”, i due trofei dei NID Design Awards 2025.

Ideati da Caffè Design per il Nuovo Istituto di Design di Perugia, questi premi non sono semplici oggetti da scaffale, ma veri e propri media product: artefatti che mediano un’esperienza, che raccontano una storia e che stimolano l’interazione. “Career” invita a costruire e ricostruire, come un percorso professionale fatto di scelte e trasformazioni, mentre “Proiecto” richiama la luce e la crescita, come uno stimolo a sbocciare e brillare.

Anche il packaging è stato pensato per completare l’esperienza: le scatole che proteggono questi premi sono state realizzate da noi di Printaly, con un design su misura capace di valorizzare ogni dettaglio e accompagnare l’emozione del momento della premiazione.

Per capire come sono nati questi premi, abbiamo intervistato Matteo Agostini, direttore del NID, e i designer di Caffè Design, esplorando l’evoluzione del progetto, le sfide tecniche e il significato che questi oggetti portano con sé.

Packaging personalizzato per i NiD Design Awards 2025

Matteo Agostini, direttore del NID

Cosa rappresentano i NID Design Awards all’interno della proposta formativa del Nuovo Istituto di Design? Come si integrano nel percorso degli studenti?

I NID Design Awards sono molto più di un premio: sono un momento chiave del percorso formativo. Servono a dare visibilità al talento, al lavoro costante e alla crescita personale e progettuale degli studenti.
Li abbiamo pensati come uno spazio dove lo studente non è solo valutato, ma riconosciuto nel suo percorso e nella sua visione. Non arrivano “dall’alto”, ma nascono dentro la scuola, nel dialogo quotidiano con docenti e colleghi. È un modo per dire: “Quello che stai facendo ha valore, e lo vediamo tutti.”

Come sono stati definiti i criteri di selezione per i premi “Career” e “Proiecto”? E che ruolo gioca il corpo docente nella valutazione?

“Career” guarda al percorso nel suo complesso: chi ha costruito nel tempo una traiettoria solida, coerente, in crescita. “Proiecto”, invece, premia un progetto in particolare che rappresenta un picco creativo, un’intuizione forte.
I criteri li abbiamo costruiti insieme al team docenti, combinando qualità progettuale, originalità, consapevolezza, ma anche capacità di comunicare, di affrontare le criticità, di innovare.
Il corpo docente ha un ruolo attivo e condiviso: sono loro che vivono ogni giorno i progetti, che li vedono nascere, evolvere, cambiare. Il giudizio nasce da uno sguardo attento e continuo, non da una valutazione occasionale.

"Proiecto" uno dei premi dei NiD Design Awards 2025
Quando avete deciso di affidare a Caffè Design la progettazione dei premi? Cosa cercavate in termini di linguaggio visivo e approccio metodologico?

Con Caffè Design c’è stata subito sintonia. Cercavamo qualcuno che rompesse gli schemi — che non pensasse al premio come a un “trofeo da scaffale”, ma come a un oggetto che racconta una visione.
Volevamo un segno contemporaneo, spiazzante, che facesse pensare, che magari facesse anche discutere. E loro ci hanno proposto esattamente questo: un oggetto che è al tempo stesso ironico e profondo, che gioca con i codici del design, ma li decostruisce. Un premio che è un progetto, non solo che lo rappresenta.

Come ha reagito la community del NID (studenti, ex alunni, docenti) di fronte a due oggetti non convenzionali, lontani dall’idea classica di “trofeo”?

Con entusiasmo! La nostra community è abituata a pensare fuori dagli schemi, e ha colto subito il senso dell’operazione.
È stato bello vedere come studenti, docenti e alumni abbiano letto nel premio un messaggio culturale: non si tratta solo di chi lo riceve, ma cosa rappresenta.
Al posto della classica coppa patinata, abbiamo messo in scena un oggetto che stimola, che dice qualcosa anche a chi lo guarda da fuori. E questo è molto NID: spingere sempre un po’ più in là il confine di ciò che è convenzionale.

il packaging realizzato da printaly per i premi dei NiD Design Awards 2025
Quanto è importante, oggi, che anche un premio fisico diventi in qualche modo “media product” e quindi parte del racconto formativo e progettuale di un’istituzione come il NID?

È fondamentale. Oggi tutto comunica: anche un oggetto come un premio può (e deve) parlare il linguaggio del nostro tempo.
Il premio diventa parte del racconto visivo e culturale dell’Istituto. Non è un punto di arrivo, ma un nodo di una narrazione più ampia — quella che costruisce la nostra identità come scuola di design contemporanea.
Per questo ci interessa che sia anche un media product: deve girare, essere fotografato, condiviso, discusso. Deve avere un’estetica, un tono, un messaggio. Deve diventare parte di ciò che siamo, non solo di ciò che facciamo.

Caffè Design

Avete già avuto esperienza nella progettazione di oggetti che definireste “media product”? Anche questo premio rientra in quella visione?

Sì, assolutamente: negli ultimi anni abbiamo giocato con prodotti pensati più per raccontare una storia che per un’utilità pratica, dal tram-panca con D1-Inter al porta menù FastFastFast per Mocho fino al progetto dei biscotti Buoni Propositi per l’anno nuovo o alla candela “il gioco vale la candela”.
Questi lavori nascono per innescare conversazioni e far vivere l’esperienza ben oltre il momento dell’evento.
Con i trofei per i NID Design Awards abbiamo voluto portare lo stesso spirito: non sono semplici statuette da mettere sulla mensola, ma oggetti “mediatici” da assemblare, esplorare, reinterpretare e raccontare, perché il design, per noi, è un dialogo continuo tra chi crea e chi riceve.

Per i NiD Design Awards 2025 avete voluto creare un premio non statico, ma interattivo e modulabile: cosa vi ha spinto a superare il linguaggio tradizionale del premio celebrativo?

Ci sembrava che la classica granitica statuetta cristallizzasse un risultato, mentre la vera ambizione di un designer è evolvere sempre: per questo abbiamo immaginato un premio come un kit creativo, un piccolo “workshop” da montare e smontare. Volevamo che chi lo riceve si divertisse davvero, ritrovando quel senso di scoperta che caratterizza ogni fase di progetto.
Superare il premio tradizionale significava restituire all’atto del riconoscimento la dinamicità, l’ironia e la voglia di sperimentare che animano il design quotidiano al NID.

“Career” e “Projecto” raccontano trasformazione e crescita: qual è stato il vostro processo creativo per trasformare queste idee in oggetti tangibili?

Tutto è partito dalla metafora: “Career” doveva essere un percorso che si costruisce pezzo dopo pezzo, così abbiamo scelto forme primitive e le abbiamo rese “Jolly”, con magneti a vista per invitare al gioco.
Su “Projecto” invece abbiamo immaginato un fiore che sboccia con la luce, selezionando materiali traslucidi, opachi e fosforescenti per modulare il fascio dei LED.
Da lì decine di schizzi, prototipi in PLA fatti in casa e sessioni di brainstorming fino a perfezionare ogni incastro e spessore, dando vita a due pezzi che raccontano davvero le due fasi di una carriera.

Dal punto di vista tecnico, quali sono state le sfide principali nella realizzazione dei premi?

La stampa 3D ci ha messo alla prova sui giochi di tolleranze finiture superficiali. Con i magneti abbiamo sperimentato decine di configurazioni diverse, bilanciando forza e libertà di movimento; per la parte luminosa abbiamo addirittura ricostruito una lampada da notte mantenendo solo la componentistica interna. Il fiore fosforescente invece ci ha costretto a progettare pareti sottili, resistenti e soprattutto uniformi in modo da non rovinare il passaggio della luce interna e splendere luminoso al buio.

Per il packaging vi siete affidati a Printaly: quali erano le esigenze progettuali e che ruolo ha avuto la scatola nell’esperienza complessiva?

A dieci giorni dall’evento eravamo ancora senza scatole e avevamo bisogno di un partner capace di lavorare in tempi record. Printaly è entrata in scena progettando 11 cofanetti fustellati su misura in cartone rigido interamente personalizzati dalle nostre grafiche. I packaging dovevano essere precisi in modo da avvolgere le basette dei premi per stabilizzarli durante la premiazione.
L’apertura era studiata come un piccolo reveal grafico, con il titolo del premio sulla spalla interna, ideale per lo scatto Instagram (anche se poi in non è stato fatto), ma soprattutto ha nobilitato il prodotto, completando il racconto dei due premi, e facilitarne il trasporto.

scatola personalizzata per i NiD Design Awards 2025

Per ascoltare il racconto dettagliato di come sono stati progettati e realizzati questi premi innovativi, guarda il video completo sul profilo YouTube di Caffè Design: Come nascono i NID Design Awards – Caffè Design